Villa Luigina

La villa si colloca in posizione panoramica sulle quelle colline chieresi che il Tasso aveva paragonato a quelle senesi. Situata sulla collina Torinese tra Pecetto e Chieri Villa Luigina ha origine alla fine del XVI secolo. Dagli antichi catasti del Comune di Chieri nel 1587 l’edificio risulta appartenere ad Ercole Tana dei Signori di Santena. Ed è nato come padiglione o palazzina di caccia oppure villeggiatura.

Le prime notizie risalgono al 1586 quando Ercole Tana di Chieri dei Signori di Santena dichiara, tra le sue molte proprietà, di possedere un fabbricato alla fine di Chieri, in regione Moglia. Il fabbricato risulta appartenere al ramo comitale della famiglia Tana per tutto il XVII secolo. Nel 1689 il Conte Maurizio Amedeo Tana di Santena sposa la Marchesa francese Jeanne de Montboissier-Beaufort-Canillac e va a vivere in Francia prestando servizio nell’esercito di Luigi XIV. Un comportamento che viene interpretato come un tradimento da parte del Duca Vittorio Amedeo II che pertanto decide di punire il Conte espropriando le sue proprietà ed in particolare ” il Palazzo e la cassina alle fini di Chieri il 23 settembre 1694” oltre che “il palazzo nella città di Chieri” il 9 Ottobre 1694.
La famiglia Tana di antica e grande nobiltà era imparentata con i Gonzaga avendo Marta Tana sposato Ferrante Gonzaga, e dalla loro unione era nato San Luigi Gonzaga. Nel 1735 a seguito di alcune traversie dei Tana la proprietà perviene alla Compagnia di Gesù quando Carlo Alessandro Broglia de Gribaldenghi e Giuseppe Maria Taricco, entrambi Gesuiti del Collegio di Chieri, ne acquistano i ruderi e chiamano l’architetto reale Mario Ludovico Quarini per il restauro. P
ertanto la villa viene ricostruita nel 1737 ad opera di maestri luganesi. La documentazione planimetrica  e progettuale del suo intervento è presente nell’Archivio Storico di Torino tra i documenti dell’ Architetto Mario Ludovico Quarini. La presenza di tale documentazione unitamente all’utilizzo di mastri da muro attivi in altri sui cantieri, porterebbe verosimilmente a considerare Bernardo Vittone come architetto progettista.
 Dopo la soppressione degli ordini religiosi, durante il periodo napoleonico la villa ritorna in mani private e varie famiglie si avvicendano  nella proprietà: si ricordano i Mestiatis di Graglia, il cavalier Antonio Porporati, le sorelle Galleani di Canelli, la contessa Ceppi di Bajrols, Carlo Antonio Porporati al Barone Giulio di Kendelstein.

Nel 1886 la Villa viene riacquistata dai Gesuiti. Ricorda Alessandro Monti SJ nel suo libro sulla storia dei Gesuiti: “Chiuse felicemente il 1886 l’acquisto fatto dell´antica villeggiatura detta La Luigina, posta in bellissima posizione sulle colline circostanti Chieri, ombreggiata da alberi e vagamente adorna di verde e di fiori…”Importanti opere di ristrutturazione vengono realizzate tra il 1936 ed il 1938. I gesuiti lasciano nuovamente la Villa nel 1972.

E’ ora in mano all’attuale famiglia proprietaria da circa 30 anni.

La villa ha un’ inusuale pianta simmetrica ed è immersa in uno parco panoramico con grandi alberi secolari. La presenza di molte prospettive scenografiche tipicamente barocche fanno si che gli elementi architettonici della villa e quelli naturali del parco siano perfettamente fusi ed armonizzati. A solo 15 km da Torino e circondata ancora da otto ettari della tenuta originale.

Recentemente il complesso della Villa Luigina è stato dichiarato di interesse artistico e storico particolarmente importante con decreto del Segretario regionale del Ministero della Cultura per il Piemonte / Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte.

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